Dal Dicembre 2020 appare sulle mappe di Roma, a due passi da Villa Lazzaroni, quartiere Appio Latino. Nonostante la geolocalizzazione, che dopotutto può essere solo temporanea, il Laboratorio punta ad essere Permanente in quanto oggetto sociale, nel luogo fisico delle persone che lo animano. ElettroAcustico, perché è nella storia della ricerca musicale romana, la necessità di trovare nell’ascolto il luogo d’unione tra tecnologia e strumento acustico. LEAP, salto, quello che facciamo con il pensiero inseguendo l’intuizione.
La musica non è solo composizione.
Non è artigianato, non è un mestiere.
La musica è pensiero.
Il LEAP è il luogo eterotopico per la condivisione della ricerca con il pubblico.
La soglia di questo luogo: l’idea che lo strumento musicale è uno strumento di
pensiero: un dispositivo retroattivo: lo specchio attraverso cui il confronto
con la sala da concerto è parte della composizione.
La dimensione di bottega artigianale che alimenta l'attività quotidiana del LEAP
ha radici profonde nella storia della musica di ricerca e sperimentazione. In
questa dimensione la tecnologia è organica alla musica e si riversa con
strumenti nuovi, tecnici e di pensiero, nelle possibilità creative del
laboratorio.
L'articolazione e lo sviluppo degli strumenti d'invenzione, nel dialogo con gli
strumenti esistenti, richiedono una nuova scrittura per una nuova prassi
musicale in una costante relazione pluridirezionale.
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